No c’è dubbio che il periodo che stiamo vivendo sia complicato sotto diversi punti di vista, ci porta a dover rivedere continuamente i nostri piani, non si riescono ad organizzare tante cose che si vorrebbero fare, portandoci ad essere tutti più irascibili. Il lockdown, le difficoltà sul posto di lavoro, e nel miglior delle ipotesi lo smartworking, le problematiche legate ai figli, con le lezioni di scuola in DAD, sono stati, per molte coppie sposate il detonatore, la miccia che ha innescato una catena di richieste di divorzi.
Riuscire ad andar d’accordo con il proprio partner sembra sia un’impresa titanica, l’intolleranza nei suoi confronti non più gestibile, più ci si sforza e più ci si rimane impantanati. Una delle piaghe del nostro tempo, e concause dei divorzi, è quella inerente la violenza domestica, la quasi totalità dei casi vede come protagoniste, loro malgrado, le donne.
Solo una coraggiosa denuncia può far capire la gravità della situazione. La prepotenza del più forte, il ricatto economico e una frustrazione profonda paralizza il più debole e, come sotto minaccia, si cerca di indorare la pillola, anche se il fallimento della propria famiglia è palese ed irrecuperabile.
A complicare il tutto si aggiungono i tradimenti che si perpetuano alle spalle della moglie/marito, con gravi e profonde risvolti della medaglia se ci sono dei figli a farne le spese. Spesso si arriva a tradire il coniuge partendo da un contatto virtuale, utilizzando i social network come canale. Si incomincia a chattare con una persona e, visto il periodo che non permette di muoverci liberamente, si finisce per non riuscire a mettere un freno alla situazione appena creata, rischiando di spingersi troppo oltre. Il partner potrebbe mangiar la foglia, muovendosi di conseguenza.
Uno dei modi più comuni che moglie o marito possano mettere in atto per recuperare informazioni compromettenti, è quello di spiare i coniuge attraverso una serie di dispositivi elettronici, cimici, microspie GSM, telecamere nascoste e localizzatori GPS, oltre ad uno spy software installato nello smartphone. Tali tentativi di spionaggio, anche se privi di fondamento ma tanto innocui, a volte, quanto aggressivi per la vostra violazione della privacy, sono metodi pericolosi e delicati sia per chi viene spiato, sia per chi commette questo comportamento illecito.
A chi é tenuto sotto controllo viene limitata la libertà personale, trafugata la vita privata, mentre lo “spione”, portando avanti un’intercettazione abusiva, rischia una condanna penale. Il risultato di questo circolo vizioso? Il numero dei divorzi è aumentato del 60% rispetto ad un anno fa, raggiungendo i 150 mila casi, con trend in aumento; tutto ciò é a dir poco preoccupante.
LA NOSTRA ATTIVITA’ DI BONIFICA AMBIENTALE
La nostra attività, oltre 25 anni nel campo delle intercettazioni attive e passive, ci porta ad affrontare quotidianamente interventi che richiedono l’utilizzo di una serie di apparecchiature elettroniche, come il rivelatore di giunzioni non lineari, la telecamera termica e l’analizzatore di spettro RF.
Con questo tipo di attrezzature sofisticate, complete e professionali interveniamo in modo sistematico ed accurato, riuscendo, senza interferire nelle vostre attività quotidiane, a ricercare ed individuare ogni tipologia di apparati elettronici, come microspie, cimici, micro telecamere nascoste, registratori audio digitali e dispositivi di tracciamento, che mirano a intercettare le vostre conversazioni e i vostri spostamenti. L’analisi forense dello smartphone, tablet e computer vi garantisce un risultato ottimale e senza margini d’errore.
Il nostro operato si sviluppa in maniera precisa, mirata e soprattutto riservata.
Normalmente per effettuare la bonifica elettronica, o ricerca ambientale, siamo in grado, ad avvenuta conferma del preventivo, di operare nel giro di poche ore.
Chiamaci subito al 392-2008153 Contattaci info@bonifiche-microspie.it
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